Prima considerazione sulle elezioni spagnole. @Psoe e @sumar hanno fatto esattamente il contrario dei partiti di centro sinistra italiana nel settembre 2022. Hanno giocato per vincere. Quindi sono andati uniti. E @Sumar è riuscita a cambiare sufficientemente per evitare il probabile disastro per la sinistra di UnidasPodemos.
Secondo: la possibilità di evitare nuove elezioni a dicembre e continuare con un governo progressista, chiaro su diritti, clima capace di fare calare le tensioni in Catalogna, gestire al meglio il Pnrr e rilanciare l’economia, passa attraverso un accordo con partiti chiaramente separatisti e in particolare Junts. La capolista ha già detto ieri sera che non avrebbero aiutato Sánchez. Quindi prepariamoci a settimane di tira e molla.
Terzo: il PP ha perso o meglio non ha vinto abbastanza, per i suoi errori e bugie ma anche perché si è visto di che pasta è fatta Vox. Che per fortuna ha perso. Un partito pericoloso, machista e che avrebbe riportato il paese e in particolare la situazione in Catalogna a un livello di conflitto che la gente proprio non vuole e passi indietro su temi già acquisiti in Spagna dall’aborto, alle leggi LGBTQ+ , eutanasia, ecc…
Sono contenta per Sumar, che i Verdi eu hanno sostenuto; la sua leader Yolanda Diaz è una Ministra del lavoro molto credibile e anche questo l’ha aiutata a tenere unita una galassia territorialmente frammentata e politicamente molto divisa; ottima la sua scelta di prendere con Ernest Urtasun, eurodeputato Catalano dei Verdi, e portavoce della campagna; hanno impedito il disfacimento della sinistra dopo la debacle di Podemos, ma però sono un po’ triste perché non ci saranno (almeno così pare) ecologisti eletti in Spagna; in particolare si è scelto di tenere fuori Juan Lopez de Uralde co fondatore di Equo e che era stato eletto con Podemos.
Che ci dice tutto questo? Che la prima regola è che non si vince o non si resiste se ci si arrende troppo presto. Per le europee non è per nulla detto che vincano la destra e l’estrema destra.
E poi che bisogna organizzarsi e combattere: progressisti, ecologisti e sinistra dovranno trovare una quadra che, sfruttando i diversi sistemi elettorali al meglio, possa evitare non solo la svolta a destra ma anche una maggioranza più chiara per clima e diritti nel nuovo Pe. In italia bisognerà ancora una volta fare i conti con l’orrida legge con lo sbarramento al 4% e il sistema tossico delle preferenze su collegi enormi, che favoriscono ricconi e personaggi televisivi. Mi pare che ci dobbiamo già dare da fare.
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