Meloni ha perso un’altra occasione preziosa per accreditarsi come governante capace di ridurre le tensione e respingere le fake news. Invece, come il suo ispiratore Trump preferisce fomentare il fuoco della polarizzazione, raccontando le sue solite bugie, su una “sinistra” contenta della morte di Kierk.
Tipica manipolazione pericolosa e disonesta da parte di leader di destra che invece di spegnere il fuoco lo nutrono dopo averlo appiccato. Infatti: Chi istiga davvero la violenza? Chi critica anche con durezza ma senza violenza le idee cattive e razziste di Kierk o chi le sostiene? Non sarà chi coltiva doppi standard contro una non meglio determinata “sinistra” per la morte, assolutamente triste e ingiusta, di un giovane dalle idee pericolose, mentre non spende una parola sul barbaro omicidio della ex presidente dell’assemblea del Minnesota o l’incendio della casa del governatore Shapiro?
Un vero leader non manipola la realtà per colpire ingiustamente i suoi avversari politici: purtroppo di certo ne la #Meloni ne i suoi stanno al governo per fare gli interessi di tutti gli italiani. Ma solo per favorire quelli dei propri supporters, in tutti i campi dalla cultura all’economia, dai balneari ai petrolieri. 
Ancora una volta la nostra premier non riesce proprio ad andare oltre il suo schieramento e i suoi fans. 
E’ per questo che nella nostra azione di opposizione costruttiva che ambisce a ridiventare maggioranza ci devono essere, oltre a buone idee e strategie di comunicazione efficaci contro vittimismo ingiustificato e cattive politiche, anche esempi concreti di empatia,  di apertura al dialogo, di creazione di occasioni di incontro anche con chi ci è lontanissimo. E’ l’essenza della democrazia e di una società ricca e pacifica. Anche nello schieramento dell’opposizione c’è chi predilige le parole forti e le divisioni per stare sui media ed aiutarci a perdere. Diffidare diffidare e fare pervicacemente altro.